L'Universitas scholarium dello Studio di Perugia rappresenta la più importante associazione degli studenti "forestieri" che hanno frequentato, tra il XVI e l'inizio del XVIII secolo, l'Ateneo umbro. Tutti coloro che ne volevano far parte, secondo le disposizioni dello Statuto del 1457, dovevano giurare obbedienza al rettore, pagare una tassa e immatricolarsi, ossia iscriversi alla matricola e scegliere la provincia a cui associarsi. L'a., coadiuvata da Roberto Abbondanza e Attilio Bartoli Langeli, pubblica e analizza dettagliatamente i due libri conservati nella Biblioteca Augusta di Perugia (mss. 959 e 2998) che costituiscono la matricola degli studenti non perugini o, come sono chiamati dalla stessa Marconi, di quelli "fuori sede". Il primo libro, pur riportando la data iniziale del 20 maggio 1487, parte con le prime sottoscrizioni effettuate nel febbraio 1511 fino ad arrivare al 1656, mentre il secondo comprende quelle che vanno dal 1657 al 1723. Un lavoro paziente e scrupoloso che ha riportato alla luce circa 6000 nominativi distribuiti in 8 province: Romana, Sicilia, Marca, Tuscia, degli Ultramontani, dei Citramontani, di Francia-Spagna, e di Lombardia. Un patrimonio umano, indicizzato meticolosamente in tre indici (per nome, per cognome e per luogo), che permette di dare consistenza al mondo studentesco di Perugia e che offre diversi spunti per ulteriori analisi e altrettanti studi. Il volume è la terza uscita della collana 'Fonti per lo Studium Perusinum' diretta da Carla Frova e avviata per celebrare il VII centenario della fondazione dell'Università perugina. (cfr. "Annali di storia delle Università Italiane", 14 (2010), pp. 431-433; "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 45 (2012), p. 319).