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Angelus Florentiolanus de Florentia
Agnolo Firenzuola da Firenze
Michelangelo Firenzuola

Nato a Firenze nel 1493 da Bastiano e Lucrezia Braccesi, a 16 anni intraprese gli studi del diritto dapprima a Siena e poi a Perugia dove risulta immatricolato nel 1516 (Marconi 2009). Presa la strada auspicata e preparata dal padre dell’ordine vallombrosiano, nel 1518 giunse a Roma come procuratore dell’ordine presso la Curia. A Roma ritrovò Pietro Aretino con il quale era entrato in ottimi rapporti durante il soggiorno perugino. In questo periodo va collocato il Discacciamento de le lettere inutilmente aggiunte ne la lingua toscana, con cui intervenne sulla proposta ortografica di introdurre alcune lettere dell'alfabeto greco nella grafia dell'italiano. A seguito di una relazione con una gentildonna di cui si invaghì, lasciò l'incarico di procuratore dei vallombrosani per dedicarsi interamente alla letteratura. Negative vicissitudini letterali e la malaria lo costrinsero a ritirarsi presto nell’ombra come confermato anche in una lettera indirizzata all’amico Aretino nel 1541. Precedentemente aveva vissuto un periodo positivo, sia fisicamente che economicamente a Prato dove trovò contesto e spirito giusto per riprendere la sua attività letteraria. Entrato in conflitto con la sorella a causa dell’eredità del padre e con le famiglie pratesi per via di certi ritratti della vellezza femminile espressi nelle sue opere e visti come allusivi alle donne della città, morì in solitudine e in disgrazia nel 1543. Per quanto riguarda i suoi scritti, tranne il Discacciamento, apparvero postumi per opera del fratello Gerolamo, che affidò i manoscritti alle cure editoriali dello Scala e del Domenichi. A Firenze presso i Giunti videro la luce nel 1548 le Prose; nel 1549 le Rime, la Trinuzia, e i Lucidi; a Venezia nel 1550 l'Asino d'oro (Pignatti 1997).

Matricole
Anno / data Sede Note
May 31, 1516 Provincia di Tuscia Marconi (2009): p. 155.