Attraverso il meticoloso e sapiente utilizzo delle fonti analizzate, prevalentemente di carattere finanziario, l'a. approda a uno dei risultati più significativi e interessanti del suo percorso di ricerca mirato ad ampliare le conoscenze dei "rapporti tra i doctores e lo Studium e la città di Perugia", e "il legame tra Università e città che è qui intesa sia come organismo politico e istituzionale che come realtà economica e sociale". Atal fine riporta i risultati dell'esame degli oltre 1200 salari che il Comune di Perugia effettuò tra il 1364 e il 1511 al personale e ai docenti dell'Ateneo perugino. A questa enorme mole di dati ricavati dai registri di uscita della magistratura dei Conservatori della Moneta (tra la seconda metà del Trecento e l'inizio del Cinquecento il più importante ufficio finanziario del Comune) viene dedicata tutta la seconda parte del testo che ben si integra con la prima, nella quale considerazioni, deduzioni e ipotesi possono essere lo spunto per nuove indagini sul corpo docente e sulla vita dell'Università perugina. Il volume, fornito di un utilissimo indice dei nomi degli studenti e docenti dello Studio (pp. 413-420), è la seconda uscita della collana diretta da Carla Frova 'Fonti per la storia dello Studium Perusinum' edita dalla Deputazione di storia patria per l'Umbria in occasione del VII Centenario della fondazione dell'Università di Perugia, e colma un vuoto storiografico sulla storia dell'Ateneo perugino ben preciso, dato dallo scarso utilizzo, fin qui, delle fonti finanziarie che interessano l'istituto e della cui importanza viene data dimostrazione dall'a. grazie ad un'acuta analisi delle carte. (Cfr.: "Annali di storia delle Università Italiane", 14 (2010), pp. 446-447).