Pronipote di Bartolo e fratello del più celebre Tindaro, il perugino Giovan Battista Alfani entrò nel Collegio della Mercanzia di Perugia nel 1445 e l'anno successivo iniziò a scrivere il trattato De arbitriis et compromissis, dove afferma di avere iniziato la composizione dell'opera in concomitanza con il suo insegnamento allo Studium patrio (
Panzanelli Fratoni 2013). Non compare fra i lettori stipendiati dal Comune perugino (
Zucchini 2008), e nemmeno tra i membri del Collegio dei giuristi, tuttavia Giannantonio Campano lo ricorda fra i colleghi avuti all'Ateneo umbro. Sposato con Francesca Baglioni, morì senza lasciare figli (
Panzanelli Fratoni 2013). In
Ermini (1971): p. 503.