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Legum doctor Guilielmus Celloli Gilimutii de Perusio, porte Heburnee
Dottore di diritto Guglielmo di Cellolo da Perugia, Porta Eburnea

Figlio, probabilmente, di quel Cellolo che il 28 febbraio 1344 ottenne la cancellazione del proprio nome dal libro rosso dei nobili perugini, Guglielmo nacque a Perugia attorno al terzo decennio del Trecento. Allievo nell'Ateneo patrio di Bartolo da Sassoferrato, di cui sposò la figlia Francesca, si mise immediatamente in luce come mente brillante e acuta tra i giuristi che erano presenti in città all'epoca. Nominato podestà di Castiglione Aretino nel 1363, fu protagonista della vita politica perugina della seconda metà del XIV secolo e in particolare nel conflitto con Urbano V, che riportando temporaneamente il papato in Italia intendeva rafforzare il proprio potere temporale a discapito delle autonomie cittadine. In questo contesto Guglielmo si contraddistinse per i suoi tentativi di difesa dell'autonomia di Perugia e, a testimonianza di questo e del prestigio di cui godeva presso i propri concittadini, fu per ben due volte tra i 'Tre magistrati contro la guerra'. Per tali posizioni fu successivamente bandito dalla città e costretto a lasciare l'insegnamento allo Studio dove certamente fu lettore di diritto civile ininterrottamente dal 1364 al 1368, con un oneroso salario che sottolinea la sua fama. Rientrato a Perugia nel 1377 (aveva trascorso l'esilio a Firenze dove aveva ottenuto la cittadinanza l'anno prima), dopo la pace con il nuovo pontefice che prevedeva il rientro in città dei fuoriusciti perugini di parte nobile, riprese a leggere il Digesto nuovo e l'Inforziato nel 1378, anche se figura assente il 26 agosto 1379 nella seduta nella quale i Savi, tra i quali era stato eletto egli stesso,dovevano nominare nuovi dottori per lo Studio (Maiarelli-Merli 2010). Dai registri dei 'Conservatori della moneta' si evince che restò ad insegnare all'Università perugina almeno sino al 1383 (Zucchini 2008). Nonostante la concorrenza di menti illuminate dell'epoca, come Baldo degli Ubaldi, si affermò con merito nella scuola giuridica perugina e l'uso del suo sigillo da parte del figlio Sallustio ne è una concreta dimostrazione. La data della morte è incerta, ma più recenti studi (Trapani 2007) l'hanno posticipata rispetto a quella ipotizzata finora del 1385. Nel 1389, infatti, figura insegnare a Siena, città ben conosciuta da Guglielmo visto che negli anni precedenti aveva svolto importanti missioni per il Comune toscano, effettuando ambasciate presso il duca di Milano nel 1376, a Firenze ed a Galeotto Malatesta nel 1378, oltre a Carlo III di Durazzo nel 1381. In Ermini (1971): pp. 65, n. 66; 154 e n. 102). In Minucci (1989): scheda biobibliografica a pp. 257-258. Risulta promotore a Siena il 25 aprile 1389 (p. 47).

Anno Titolo Autori
2022 Baldo degli Ubaldi (1327-1400). Una Bio-Bibliografia, Perugia, Deputazione di storia patria per l’Umbria, Stabilimento Tipografico Pliniana, 2022, pp. 114 (Per la storia dello Studio perugino: Fonti e Materiali, 4).
2017 Saccucci, Conte, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 89 (2017)
2014 'Doctoratus est dignitas': la lezione di Bartolo, "Annali di storia delle Università Italiane", 18 (2014), pp. 33-44.
2013 Pietro d'Ancarano (Ancarano?, 1350 ca. - Bologna, 5 agosto 1415), in Dizionario biografico dei giuristi italiani (XII-XX secolo), diretto da Italo Birocchi, Ennio Cortese, Antonello Mattone, Marco Nicola Miletti, a cura di Maria Luisa Carlino, Giuseppina De Giudici, Ersilia Fabbricatore, Eloisa Mura, Martina Sammarco, con la collaborazione della Biblioteca del Senato, Bologna, Il Mulino, 2013, 2 vol., pp. 1578-1580.
2011 I libri giuridici di una biblioteca quattrocentesca: formazione e cultura legale della famiglia Largi, “Pagine Altotiberine”, 15 (2011), fasc. 43, pp. 109-128.
2011 Composizione della biblioteca Largi, “Pagine Altotiberine”, 15 (2011), fasc. 43, pp. 129-158.
2010 "Super Studio ordinare". L'Università di Perugia nelle riformanze del Comune. I( 1266-1389), Perugia, Deputazione di storia patria per l'Umbria, Stabilimento tipografico Pliniana, 2010, pp. XII, 393 (Fonti per la storia dello Studium Perusinum, 4).
2009 Le ossa di Bartolo. Contributo alla storia della tradizione giuridica perugina, Perugia, Deputazione di storia patria per l'Umbria, Stabilimento Tipografico Pliniana, 2009, pp. 228, ill. (Per la storia dello Studio perugino: Fonti e Materiali, 2).
2008 Università e dottori nell'economia del Comune di Perugia. I Registri dei Conservatori della moneta (secoli XIV-XV), Perugia, Deputazione di storia patria per l'Umbria, Stabilimento tipografico Pliniana, 2008, pp. XXVI, 422, tavv. (Fonti per la storia dello Studium Perusinum, 2).
2006 Docenti senesi. Dalla fondazione dello Studio generale all'istituzione della facoltà teologica (1357-1408), "Annali di Storia delle Università italiane", 10 (2006), pp. 37-56.
2006 Commune and Studio in Late Medieval and Renaissance Siena, Bologna, ClUEB, 2006, pp. XVIII, 497, ill. ("Centro Universitario per la storia dell'Università Italiane: Studi", 7).
2003 Guglielmo da Perugia, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 61 (2003), pp. 25-28.
1989 Lo Studio di Siena nei secoli XIV-XVI. Documenti e notizie biografiche, Milano, Giuffrè, 1989, pp. 663 (Orbis Academicus. Saggi e documenti per la storia dell'Università di Siena, a cura di Domenico Maffei e Paolo Nardi, 1).
1972 Buonguglielmi, Sallustio (Bonguglielmi Sallustio, de' Guglielmi Sallustio, Sallusti Sallustio, Sallustio da Perugia), in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 15 (1972), pp. 237-241.
1971 Storia dell'Università di Perugia, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1971, pp. 1113, 2 voll., ill.