Figlio del celebre giurista perugino Angelo degli Ubaldi che, assieme ai fratelli Baldo e Pietro, tanta fama e lustro seppero dare al trecentesco Studium Perusinum, Alessandro continuò l'insegnamento del diritto dei propri avi nel patrio Ateneo. In particolare, come risulta dai registri dei 'Conservatori della Moneta', lesse l'Inforziato nell'anno accademico 1406-1407 e successivamente sempre civile dal 1415-1420 (
Zucchini 2008). Il 13 gennaio 1411, assieme ad altri dodici dottori (Crispolto di Vagnoli, Agabito di ser Matteo, Francesco degli Ubaldi, Matteo di Feliciano, Sacco di Conte Saccucci, Luigi di Andrucciolo, Onofrio Bartolini, Barone di Gualfreduccio, Iacopo di Niccolò, Paolo di Bartolomeo, Sallustio Buonguglielmi, Benedetto di Paoluccio Barzi), fecero un'aggiunta allo statuto del Collegio dei giuristi che riguardava, per la prima volta, la figura degli avvocati (
Treggiari 2015). In
Ermini (1971): p. 514.