Figlio del celebre Angelo Perigli e Benigna di Cola Bartolini (
Panzanelli Fratoni-Treggiari, 2013), sorella di un altro illustre dottore perugino del XV secolo, ossia Baldo Bartolini, insegnò nel patrio Ateneo di Perugia lungamente dal 1446 al 1511, come è stato possibile ricostruire attraverso l'analisi dei documenti finanziari concernenti lo Studium Perusinum (
Zucchini, 2008;
Sini-Zucchini, 2014). Ipotizzata la data di nascita attorno al 1426, dal testamento del padre del 1446 (Zucchini, 2013), figura nella Matricola Collegii doctorum iuris civili et doctorum iuris canonici et doctorum utriusque iuris civitatis Perusii (1420-1519), dove è segnato utriusque iuris doctor, come nella Tabula doctorum iuris utriusque collegii civitatis Perusii (1514-1593) (
Treggiari, 2015). Fu protagonista in diverse ambasciate, soprattutto presso la curia papale (
Scalvanti, 1903). In particolare, in quella del 1472 richiese al pontefice l'approvazione delle nuove constituzioni della Sapienza Vecchia, della quale nel 1476 fu rettore (
Ermini, 1971), mentre in quella del 1479 ottenne il divieto per gli studenti perugini di addottorarsi altrove (Zucchini, 2013). Nel 1489 risulta possedere beni, oltre che in città (
Ricciarelli, 1973), in ben sedici località del contado. Ebbe certamente tre figli, Periglio, morto nel 1519 e lettore di diritto come il padre, Bernardino e Giacomo. E' probabile, però, l'esistenza di un quarto figlio, ossia quel Bartolomeo Perilgle che figura nelle fonti docente all'Università perugina alla fine del XV secolo (Zucchini, 2013). Assieme al figlio Periglio, curò la pubblicazione nel 1500 della 'Lectura Super secunda parte Infortiati', risalente al periodo padovano del padre Angelo (
Panzanelli Fratoni-Treggiari, 2013).