Giurista, Ivo di Nicolò Coppoli nacque a Perugia alla fine del Trecento e i 'Conservatori della moneta' e recenti studi sulla documentazione romana (
Sini-Zucchini 2014, pp. 126-128, 130-134) lo attestano dottore in diritto civile nello Studio patrio sin dall'anno accademico 1417-1418. Entrato nella vita politica cittadina subito dopo la morte di Braccio da Montone (1424), la sua fama come professore di diritto doveva essere notevolmente cresciuta visto che nel 1430, assieme a Francesco Mansueti, fu richiesto da Nicolò Piccinino per derimere una controversia sorta fra il Comune di Genova e quello di Savona. Ambasciatore presso il nuovo papa Eugenio IV, il Coppoli insegnò nell'Ateneo di Roma per un salario di 300 fiorini d'oro. Nel 1437 ritornò a Perugia dovelesse fino al 1439. Già eletto fra i Ricordatori del Comune perugino, nel 1440 fu nominato avvocato dello stesso e fece parte della delegazione che trattò con il Piccinino che aveva fermato la sua soldatesca a pochi chilometri da Perugia. Dall'unione con Maddalena di Paolo Montesperelli ebbe due figli, Fortunato, francescano e propagatore dei Monti di Pietà, e Bonifacio che, come lo stesso Ivo, morì durante l'epidemia di peste che colpì Perugia nel 1441. figura nella Matricola Collegii doctorum iuris civili et doctorum iuris canonici et doctorum utriusque iuris civitatis Perusii (1420-1519) (
Treggiari 2015). In
Ermini (1971): pp. 502, 510.