Originario "della Fratta" (Umbertide), fu docente di grammatica allo Studio di Perugia, certamente, tra il 1436 e il 1462, come è stato possibile ricostruire dall'analisi della documentazione perugina e non (
Nicolini 1961;
Zucchini 2008;
Sini-Zucchini 2014, pp. 134-135, 137). L'aumento costante del salario percepito per il suo insegnamento testimoniato, in particolare, dai registri dei 'Conservatori della Moneta', ne fa dedurre un ruolo sempre più importante all'interno del cosiddetto "Gymnasium perusinum". La disputa che ebbe con un altro celebre umanista e lettore allo Studio dell'epoca, ossia Guido Vannucci dall'isola Maggiore, tra il 1450 ed il 1453 con giudice Niccolò da Sulmona, ne è un ulteriore testimonianza(
Zappacosta, 1977;
Bianciardi, 2005).