Nato a Montemorcino di Perugia tra il 1373 e il 1375, Sallustio Sallusti o dei Bonguglielmi, era certamente predestinato al diritto visto che nacque dall'unione tra il giurista e politico perugino Guglielmo di Cellolo e la figlia del celebre Bartolo da Sassoferrato, Francesca. Incomiabile studente nello Studio patrio, dove si laureò in utroque iure nel 1395, è da ritenersi del tutto improbabile la notizia fornita da
Ermini (1971, pp. 501-502), di una sua lettura già nel 1390, non ancora addottorato, mentre è certo che leggeva l'Inforziato nell'anno accademico 1406-1407 per un salario di 45 fiorini destinati ad aumentare nelle successive condotte (
Zucchini 2008). Come il padre, anche Sallustio non trascurò la vita politica cittadina e tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo fece parte di diverse ambascerie e missioni, come quella presso papa Alessandro V nel 1407, o più tardi quelle presso il duca di Urbino e Firenze (
Mari 1972). Tra il 1415 e il 1417 insegnava ancora a Perugia, ma in seguito risulta lettore a Siena (
Minnucci 1989, dove si trova una sua scheda biobibliografica a p. 308 e altre notizie a pp. 172-173) e a Bologna. Vicino a Braccio da Montone, signore di Perugia, dopo la morte di quest'ultimo, ormai esule fu costretto a trasferirsi nel 1431 a Firenze. Qui figura tra i docenti dell'Ateneo, visto che il 20 aprile 1444 fu membro della commissione che laureò in diritto civile e canonico un certo Iacobum domini Ugolini de Farneto (
Mari 1972). Successivamente ritiratosi a vita privata nel 1461 morì e fu sepolto in Santa Croce.