In assenza di altre informazioni sulla vita di questo giurista riportiamo quanto si desume dai Consigli e Riformanze dove Alovigio compare con continuità dal 1394 al 1415. La maggior parte delle delibere priorali che riguardano il nostro lo vedono impegnato in prima linea nelle delicate questioni che coinvolgono la città in quei concitati anni tra la fine del primo breve dominio nobiliare (1389-1393) e l'inizio di quello di Braccio Fortebraccio. Il 24 dicembre 1394 infatti Alonigio Andruccioli è tra i venti cittadini, tra i quali anche Biordo Michelotti e i dottori Onofrio Bartolini, Dionisio di Nicola, Marco Angelelli, Lodovico di Pietro, qui habeant consulere super contentis in reformatione predicta loquente de reprehensaliis Florentinorum. Costanti anche in seguito saranno gli incarichi come consulente dei priori(23 agosto 1395,5 novembre 1404, 30 aprile 1408, 20 dicembre 1410, 22 maggio 1415). L'incarico extrascolastico al quale però Alovigio è più spesso chiamato è quello di ambasciatore. In Ermini (1971): p. 501.