Strutturato in tre parti, il volume si propone in un ambizioso ma riuscito studio dell'istruzione universitaria italiana in epoca rinascimentale. Nella prima parte, in cui distingue tre fasi principali di sviluppo del mondo accademico nella Penisola, tra le Università che ebbero origine tra gli inizi del Duecento e gli albori del Trecento, cita e dedica spazio a quella di Perugia. In particolare dello Studium Perusinum, come degli altri, descrive l'organizzazione interna dell'Università e le relazioni con le autorità cittadine. Effettua, inoltre, confronti fra le singole sedi e rileva le fasi di crescita e decadenza di ogni Ateneo analizzando strutture, prestigio dei docenti e provenienza degli scolari. Una ricca bibliografia e un indice dei nomi e delle cose notevoli completano il testo che, oltre a prendere in esame i vari insegnamenti e il loro sviluppo in epoca rinascimentale in materie didattiche più specifiche (II parte), analizza le cause della crisi degli atenei italiani tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, evidenziando come cause principali il sorgere di scuole religiose competitive e l'emergere di un certo provincialismo nelle Università derivante dal prevalere dei professori locali su quelli forestieri (III parte). (cfr.: "Annali di storia delle Università Italiane", 7 (2003), pp. 373-375; "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 36 (2003), p. 305; "Archivio Storico Italiano", 162 (2004), pp. 179-180).