Tra i massimi predicatori francescani della prima metà del Quattrocento, Bernardino nacque a Massa Marittima dalla nobile famiglia degli Albizzeschi l'8 settembre 1380. Rimasto orfano a 6 anni, Bernardino venne accolto in casa della zia Diana sino al 1391 per poi trasferirsi a Siena dallo zio paterno Cristoforo. Questo lo allevò come se fosse suo figlio, preoccupandosi di dargli una valida istruzione. Dopo aver frequentato per due anni la scuola di Martino di Ferro, notaio di Casole, Bernardino si recò a Perugia dove per tre anni seguì le lezioni di diritto nella scuola giuridica dell'Ateneo, senza conseguire tuttavia nessun dottorato come testimonia Giovanni da Capestrano. Entrato nell'Ordine dei frati Minori dell'Osservanza a22 anni, si dedicò alla formazione culturale degli stessi aderenti all'Ordine attraverso la costituzione di un proprio Studio tra i cui scolari spiccano le personalità di Giovanni da Capestrano e Girolamo della Marca, anch'essi successivamente studenti dello Studium Perusinum. Predicatore in diverse parti dell'Italia centrale e soprattutto a Siena, dove accusato di eresia fu costretto a subire un processo dal quale ne uscì completamente prosciolto, Bernardino non accettò mai la carica di vescovo per dedicarsi totalmente alla sua vocazione di missionario. Nel 1437 divenne vicario generale dell'Ordine e l'anno successivo quello di tutti i francescani italiani. Nonostante questi incarichi non smise la sua attività di evangelizzazione come testimonia la vicenda che lo condusse alla morte. Pur malato, infatti, nel 1444 accettò l'invito del vescovo di L'Aquila anche per trovare un compromesso fra le due fazioni che all'epoca si affrontavano apertamente in città. A causa dell'impegno profuso, viste le sue precarie condizioni fisiche, il 20 maggio di quell'anno si spense. 6 anni dopo papa Niccolò V lo fece canonizzare. Il corpo è conservato nel capoluogo abruzzese nella basilica a lui dedicata.