Celebre medico del XV secolo, Nicolò di Giacomo Tignosi nacque a Foligno nel 1402. Formatosi allo Studium Perusinum e in quello di Bologna (
Ermini 1971), insegnò nell'Università umbra tra il 1424 e il 1435 come risulta dalla documentazione romana concernente il finanziamento pubblico dell'Ateneo perugino recentemente analizzato (
Sini-Zucchini 2014, pp. 126-128, 130-132.)). "Omnium sui temporis philosophorum inter clariores", come riporta l'epigrafe della sua tomba di S. Croce in Pisa (
Ermini 1971), fu reclamato da vari Studia della Penisola e infatti dopo l'insegnamento perugino, lesse anche a Siena (
Nardi 1981-
1992), Bologna (
Piana 1960), Firenze, dove figura alla lettura ordinaria di teorica medica al mattino nel 1439 con un salario di 120 fiorini e in quella del 1451, (
Mancini 1920) e a Pisa dove morì nel 1474. Amico dell'umanista aretino Giovanni Tortelli (
Mancini 1920;
Besomi-Rigoliosi 1969) entrò in rapporto con Paolo Veneto, visto che citazioni del logico padovano, risultano essere presenti in diversi lavori del filosofo umbro, come nel commento fiorentino agli 'Analitici secondi' (1445) e nell''Opus sensus compositi et divisi' (trascritto in un codice del Capitolare di Padova da Bernardino Speroni Alvarotti nel 1483). L'influenza del Nicoletti sul Tignosi, del resto, non sorprende vista la medesima frequentazione dello Studio di Perugia e visto che è lo stesso folignate a parlare del Veneto come del 'doctor meus
.magister Paolus' (
Sensi 1971-1972). Per
Ermini (1971): p. 557.