Attraverso la consultazione di alcuni lavori storiografici (Iacobilli e Bini in particolare) e l'analisi di vari documenti (conservati nell'archivio dell'abbazia di Sassovivo, e nella serie dei Consigli e riformanze dell'archivio comunale di Perugia e Foligno), ricostruisce le relazioni che sono intercorse tra la facoltà di medicina dell'Università di Perugia e quei Folignati che, come scolari o come lettori, l'hanno frequentata fra il XII e il XIX secolo. Se per i secoli più remoti l'a. riporta un elenco di nomi, a partire dal XIV la ricostruzione si fa più approfondita fornendo curiosità, notizie, riferimenti bibliografici su personaggi come Gentile da Foligno, Francesco di Filippo, Francesco di Mariano, Nicolò Tignosi, Felice Baldoli e Onofrio degli Onofri, tutti lettori in medicina allo Studio perugino fra il XIV e il XV secolo, confermando l'intensificarsi dei rapporti fra Perugia e Foligno dopo la pace seguita alla guerra fra le due città del 1282. L'attenzione, successivamente, è puntata soprattutto sul XVI secolo e quindi, tra gli altri, su Vincenzo Cybo, Francesco Ciccarelli, Vitellio Vitelleschi, fino ad arrivare, dopo che l'a. si è soffermato sommariamente sul XVII e XVIII secolo, a Giuseppe Girolami, studente all'Università di Perugia nella prima metà dell'Ottocento. Con quest'ultimo l'a. chiude la rassegna , con la quale ha sottolineato il secolare legame fra l'Ateneo perugino e i giovani Folignati e il grande prestigio di cui questi ultimi godevano nella medicina, specie nel Cinquecento, in Italia e non solo. (cfr. "Bullettino senese di storia patria", 21 (1915), pp. 175-176).