Famoso giurista perugino del Quattrocento Baldo di Cola Bartolini, detto anche Novello, nacque nel 1409 o nel 1414, la data rimane incerta a causa di due diverse interpretazioni dell'iscrizione incisa sulla lapide tombale collocata nella chiesa di Santa Maria dei Servi di Perugia. Formatosi nello Studio patrio mediante le lezioni di Angelo Perigli, come afferma Tommaso Diplovataccio, che lo ebbe suo maestro a Perugia nel 1489, Baldo lesse il canonico nello Studio patrio dal 1438 al 1451, poi ancora dal 1471 al 1473, nel 1476 e nel 1489-1490. Certo è il suo insegnamento a Pisa, nel 1473-1474, dove insegnò civile con il cospicuo salario di 1050 fiorini e precedentemente era indubbiamente lui, e non Baldo di Angelo Perigli, a leggere nello Studio senese negli anni 1446-1448. Oltre che per la sua attività di docente, è ricordato per i molteplici incarichi pubblici che adempì per la sua città natale. Nominato conte palatino nel 1469 dall'imperatore Federico III, svolse diverse ambascerie per conto del comune perugino tra il 1459 e il 1477; ebbe un ruolo importante nella costituzione del Monte dei poveri di Perugia e fu nominato nel 1482 tra i 6 dottori e i 5 gentiluomini chiamati a pacificare le famiglie degli Oddi e dei Baglioni. Fu padre di sei figli, tra cui il futuro legum doctor Mariano. Morì il 23 settembre del 1490 lasciando diverse opere tra le quali si ricorda il celebre trattato De dotibus et dotatis mulieribus et earum iuribus et privilegiis.