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Pietro d'Ancarano (Ancarano?, 1350 ca. - Bologna, 5 agosto 1415), in Dizionario biografico dei giuristi italiani (XII-XX secolo), diretto da Italo Birocchi, Ennio Cortese, Antonello Mattone, Marco Nicola Miletti, a cura di Maria Luisa Carlino, Giuseppina De Giudici, Ersilia Fabbricatore, Eloisa Mura, Martina Sammarco, con la collaborazione della Biblioteca del Senato, Bologna, Il Mulino, 2013, 2 vol., pp. 1578-1580., di Ennio Cortese, Ken Pennington (2013)

Particolareggiata scheda biobibliografica di Pietro Ancarano, giurista originario di castrum di Ancarano, località vicino Tarquinia, nato da Niccolò e da una Vitellesi di Corneto. Evidenzia i recenti studi storiografici che hanno fatto collocare la sua data di nascita attorno al 1350. Tra gli indizi a sostegno di tale tesi è riportata anche la notizia che lo dà allievo di Baldo degli Ubaldi a Perugia, dove quindi certamente studiò. E' probabile, inoltre, secondo quanto si può leggere da una sua lettera scritta dalla città Umbra nel 1381, che proprio nello Studium Perusinum ebbe la sua prima cattedra, insegnando il Sesto e le Clementine nell'anno accademico 1381-1382. Di certo lesse a Bologna (altra città nella quale si formò) nel 1383 e a Siena nel triennio 1387-1390 dove, tra l'altro figura promotore in una laurea assieme a Guglielmo di Cellolo il 25 aprile 1389. Dopo un breve ritorno a Bologna, certamente accettò la chiamata di Padova nel 1392 prima di ritornare allo Studio felsineo dove rimarrà per circa un decennio. Nel 1402, infatti, si trasferì a Ferrara dove, probabilmente, restò per due anni. Successivamente sono certe alcune nuove condotte a Bologna, città nella quale nel 1414 redasse il suo testamento, nominando i suoi figli eredi e disponendo l'istituzione di un collegio per studenti poveri civilisti e canonisti. Quasi certamente morì un anno dopo, non partecipando, come finora sostenuto, al Concilio di Costanza. Per quanto concerne la sua produzione letteraria, sono citate diverse lecturae, repetitio e consilia, in particolare quelli riguardanti la sua posizione sulla questione dello Scisma d'Occidente che evidenziano l'evoluzione del suo pensiero fino a giungere ad appoggiare la linea conciliaristica.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Guilielmus Celloli Gilimutii de Perusio, porte Heburnee
  2. Petrus Ancaranus
  3. Ubaldus magistri Francisci de Perusio