Profilo del giurista perugino e lettore nello Studio patrio Guglielmo di Cellolo. Nato nel quarto decennio del Trecento da una nobile famiglia di Perugia, Guglielmo si ritagliò un importante ruolo nella vita politica della propria città. Esponente di spicco del partito popolare, fu bandito da Perugia dove potè tornare solo pochi anni prima della sua morte che deve essere fatta risalire al primo trimestre del 1385. Allievo e poi genero del celebre Bartolo (sposò la figlia Francesca), fu un rinomato dottore dello Studio perugino dove lesse il Digesto nuovo e l'Inforziato dal 1365 al 1371 e successivamente dal 1378.