Dopo una prima parte dedicata all'educazione preuniversitaria a Siena, alle sue evoluzioni conosciute dall'alto Medioevo fino al Rinascimento, e all'illustrazione degli insegnamenti e dei maestri principali dello Studio toscano in quel periodo, presenta, sottoforma di schede in ordine alfabetico, notizie biografiche e soprattutto la ricostruzione della carriera accademica a Siena di diversi docenti. Tra questi, rintracciati nella documentazione utilizzata (in particolare i registri della 'Biccherna' e del Concistoro), risultano alcuni professori che frequentarono lo Studium Perusinum. Tra questi sono citati Bernardino da Siena, Francesco Todeschini Piccolomini, Giovanni di Buccio da Spoleto e Pacifico Massimi d'Ascoli, scolari all'Università di Perugia, e Giovanni Battista Valentini (pp. 81-82), Pellino di Pietro da Perugia e Onofrio Bartolini (p. 106), docenti dell'Ateneo umbro. Si segnala, inoltre,un Pietro Orsi da Siena che nel 1386 ritorna a Siena da Perugia per insegnare nello Studio patrio.(p. 113).