Nell'esaminare uno scritto di Fra Santi Rucellai sulla liceità dei cambi e sulla speculazione sui luoghi del Monte Comune e del Monte delle Doti, l'a. riporta alcuni opinio sul tema del giurista senese Federico Petrucci (p. 16) e di Bernardino da Siena (p. 17), rispettivamente lettore e scolaro dell'Ateneo perugino.