Ritratto biobibliografico del giurista perugino Ivo Coppoli, di cui ricorda la docenza nel patrio Ateneo dal 1417 al 1424 e nel biennio 1437-1439. Dopo la fine della signoria di Braccio, ricoprì diversi incarichi pubblici, come quello di avvocato del Comune nel 1432 e nel 1441 e di giudice dello stesso nel 1435 e 1439. Nominato anche consultor e recordatores, fece alcune ambascerie, tra le quali quelle presso il papa nel 1429, 1432 e nel 1434. In particolare è ipotizzato che, con quella dell'aprile del 1432 si procurò una chiamata allo Studio romano per l'anno accademico 1432-1433 con il salario di 300 fiorini. Dal matrimonio con Maddalena di Paolo Montesperelli, ebbe due figli: Fortunato, divenuto poi francescano, e Bonifacio, il cui figlio Alberto sarà lettore allo Studio perugino dagli anni Novanta del XV secolo. Come il figlio Bonifacio, morì di peste e fu sepolto in cattedrale. Sono pervenuti vari suoi scritti, conservati nella Biblioteca del Collegio di Spagna di Roma e nella Biblioteca Classense di Ravenna, e diversi consilia, contenuti in alcuni manoscritti della Biblioteca Augusta di Perugia e in quella Apostolica Vaticana.