Rendendo noti i registri originali degli 'Offitiales seu riformatores Studii' riguardanti le annate accademiche 1391-92, 1394-95 e 1395-96 (quest'ultimo contiene anche le condotte per l'anno successivo) Enrico Spagnesi dà un'importante contributo per una migliore conoscenza della documentazione relativa al XIV e XV secolo dello Studio fiorentino. Pervenuti alla Biblioteca nazionale di Firenze nel 1890, grazie all'acquisto del fondo 'Gargani', i registri permettono di evidenziare il ruolo universitario di Firenze in quel periodo e di fornire informazioni su diversi dottori che lessero all'epoca all'Ateneo fiorentino come Angelo degli Ubaldi, fratello del grande giurista perugino Baldo e più volte lettore allo Studio patrio. Attraverso i documenti pubblicati, infatti, è stato possibile far luce su alcune vicende poco note della vita di Angelo, come la contesa fra Bologna e Firenze del 1391 per assicurarsi le prestazioni del perugino, il ritorno di Angelo a Perugia nel 1395 e la successiva chiamata di Firenze per una nuova condotta (probabilmente ancora da definire visto che nell'atto la casella dello stipendio è in bianco). E' riportato, inoltre, il documento del 6 ottobre 1391 contenente l'elenco dei libri posseduti da Angelo e dove accanto alle consuete fonti civilistiche e canonistiche, si nota che il perugino possedeva due rare opere: la 'Lectura supra Infortiatum' di Raniero Arsendi da Forlì ed il 'Liber super Infortiatum' di Jacques de Revigny, oggi perduto e di cui si conosce l'esistenza solo grazie alle citazioni di Baldo degli Ubaldi. Il volume, infine, si chiude con tre strumenti fondamentali per la sua consultazione, ossia un prospetto delle materie e degli insegnanti (comprendente anche l'entità del salario percepito), l'elenco dei documenti pubblicati e un puntuale indice dei nomi. (cfr. "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 12 (1979, ma 1980), pp. 149-152).