Profilo biografico del giurista perugino Marcantonio di Mariano Eugeni (1521-1594). Laureato il 2 ottobre 1546 in utroque iure nello Studium patrio, avendo fra i suoi maestri Guglielmo Pontano, Ristoro Castaldi, Arrigo Arrigucci, Giulio Oradini e Filippo Baldeschi, insegnò da subito civile e dal 1567 canonico avendo tra i suoi allievi Alberico Gentili che lo ricorderà come suo "doctissimus praeceptor". Eletto nel 1582 rettore del collegio universitario perugino della Sapienza Bartolina, accanto all'attività accademica viene ricordata anche quella diplomatica-politica. Ad esempio nel 1574, con Gian Paolo Lancellotti, elaborò nuove costituzioni per il Collegio legale di Perugia, mentre in precedenza era stato inviato come ambasciatore della città presso Pio IV. A Roma si recò più volte sia quando il pontefice fu Gregorio XIII, che lo nominò avvocato dei poveri e lo fece avvocato della Camera apostolica , sia sotto Innocenzo IX. Tra i suoi consilia più celebri si cita, fra gli altri, quello del 1579, pronunciato insieme con Sforza Oddi e con il Lancellotti, in favore di Ranuccio Farnese pretendente al trono di Portogallo . Sua opera principale fu la raccolta dei Consilia seu responsa civilia et criminalia, di cui fu pubblicato un primo volume a Perugia nel 1588 e un secondo postumo grazie alla cura del nipote Marcantonio. Tra i suoi sette figli sono ricordati Fulvio e Settimio (1570-1637)quest'ultimo lettore di diritto canonico, all'Università perugina dal 1600 al 1625.