Illustra e riporta il protocollo notarile di Pietro Petrioli da Bettona, notaio del vescovo di Perugia, Andrea Bontempi, dal 1356 al 1359. Nel documento, importante in quanto si riferisce a un'epoca scarsamente coperta da materiale archivistico, si rintracciano informazioni e curiosità di vari dottori che insegnarono in quel periodo allo Studio perugino. Rimandando all'indice analitico in fondo all'articolo (pp. 103-114) per l'individuazione dei vari maestri in questione, sono citati, fra gli altri, Giovanni di Pietro da Milano e Francesco di Sante da Urbino, vicari del Bontempi (p. 7), Bartolo da Sassoferrato, che il 22 aprile 1357 risulta essere procuratore degli ospedali Gerosolimitani di Roma e Pisa, facendo slittare la sua data di morte che era posta fino a questo momento al 1356 (pp. 3, 16, 19, 43, 56), Baldo degli Ubaldi, che tra l'altro fu arbitro nella sentenza fra il monastero di Montefano e il Comune di Casa Castalda (pp. 3, 19, 30, 31, 64,) e altri ancora come Andrea di Raniero (pp. 92, 100), Andrea di Simone Morico (pp. 42-57) e Angelo degli Ubaldi (p. 38)