Nel suo puntuale lavoro d'archivista, che lo caratterizzerà per tutta la vita, constata, durante l'ordinamento dell'Archivio Storico del Comune di Perugia, la presenza nel volume della serie Catasti del 1339 e seguenti un inserto composto da 86 fogli pergamenacei riguardante uno stralcio del registro contabile della Camera degli Officiali dell'Abbondanza del 1341. Di tale registro pubblica le carte concernenti i pagamenti effettuati a favore dei lettori e del personale dello Studio perugino (bidelli e chierici campanari in particolare),evidenziando, fra le altre cose: la graduazione decrescente del salario dai docenti di materie giuridiche a quelli di medicina, di filosofia e di grammatica; la corresponsione del salario in due o tre soluzioni ai docenti, e in un'unica soluzione al Rettore in occasione della festa di S. Ercolano; e la presenza a Perugia, altrimenti ignorata, di alcuni dottori come Francesco Ranaldi, Michele di Mantova, Iacopo di Filippo da Assisi, Francesco Pucciarelli da Assisi, Giovanni ser Nuti da Città di Castello, Tommaso di Ugo di Lombardia,Andrea di Raniero, Offreduccio di Pietro da Perugia e Stefano di ser Coscio.