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La scelta del personale diplomatico: identità politico-sociale degli ambasciatori perugini nel XIV secolo (1351-1379), ”Archivio Storico Italiano”, 180 (2022), fasc. 2, pp. 265-289., di Alberto Luongo (2022)

Rifacendosi a documenti d'archivio (soprattutto Consigli e Riformanze)e alla recente pubblicistica perugina, ricostruisce la politica e l’identità sociale degli ambasciatori perugini nel periodo 1351-1379, ossia in un momento di particolare tensione tra Perugia e il Papato. Tra i 285 ambasciatori censiti presso le 117 diverse autorità, viene messa in evidenza la presenza dei giuristi all’interno di molte ambascerie dell’epoca. La competenza e la riconosciuta autorevolezza derivante dalla formazione nella scuola giuridica dello Studium Pperusinum e dall’insegnamento in esso di celebri docenti, portò il Comune di Perugia ad avvalersi piu volte di personalità dell’Ateneo come Bartolo da Sassoferrato, nominato per la prima volta nel 1353 in occasione della pace con Gubbio e poi nel 1355 quando, inviato a Pisa presso Carlo IV, venne nominato consigliere imperiale. Tra gli altri personaggi che ebbero a che fare con lo Studio sono ricordati anche Angelo degli Ubaldi, ambasciatore in ben 8 occasioni tra il 1376 e il 1379, Guglielmo di Cellolo, nominato per 5 volte tra il 1367 e il 1378 e citato anche come esempio di ambasciatore perugino con residenza fuori città e Conte di ser Sacco, Angelo di Vanni di Bernardo e Baldo degli Ubaldi ricordati, oltre che per le loro rispettive ambascerie, per la medesima "origine sociale di Popolo". Un intero paragrafo del contributo (pp. 275-279), dunque, è dedicato all’importante ruolo avuto dall’Università perugina nella formazione di una classe dirigente di valore. Non a caso ai giuristi che partecipavano alle ambasciate spesso venivano concessi, come segno di riconosciuto prestigio, un numero di cavalli maggiore o uguale a quello dei nobili (in tal senso vengono ricordate le missioni “miste” del 1371 di Conte di Sacco e Angelo di Vanni). Si sottolinea, inoltre, che i docenti universitari in realtà erano impegnati nel loro mestiere d’insegnanti ed erano soprattutto i laureati in diritto che non si davano alla docenza, ad avviare la carriera diplomatica come il citato Ugolino di Pellolo.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Angelus Vannis Bernardi de Perusio, porte Sancti Petri
  2. Bartolus de Saxoferrato
  3. Conte ser Sacchi de Perusio, porte Solis
  4. Guilielmus Celloli Gilimutii de Perusio, porte Heburnee
  5. Ubaldus magistri Francisci de Perusio
  6. Ugolinus Pelloli domini Symonis de Perusio