Ugolino di Pellolo Pelloli, nato quasi certamente a Perugia all’inizio del XIV secolo e morto prima del 20 luglio 1377 quando il suo catasto fu aggiornato su istanza della moglie Costanza Crescimbeni e i figli Giovanni e Giacomo, si formò certamente allo Studium patrio visto che il 18 ottobre 1322, figura presente ad un consiglio di priori e di savi in qualità di rector universitatis scolarium. Non si avviò alla carriera accademica ma a quella diplomatica e politica e i suoi rapporti con l'Università sembrano concludersi con un interessamento nel 1351, assieme a Bartolo da Sassoferrato e Francesco Tigrini, affinché due scolari di Montepulciano fossero accolti nel collegio della Sapienza Vecchia. Oltre alle ambascerie con i comuni toscani che lo videro impegnato tra il 1352 e il 1358, Ugolino deve la sua fortuna per essere stato eletto tra i 4 ambasciatori che Perugia inviò a Pisa per omaggiare Carlo IV (
Bartoli Langeli-Panzanelli Fratoni 2014). Il successo della missione testimoniato dai sei privilegi emessi dall’imperatore (tre per la città, due per lo Studium e uno per il vescovo), portò diversi benefici al Pelloli che venne nominato conte di Farneto e di Monte Agutello (ms. 1449, cc. 226v-227r); due località in cui possedeva un numero elevato di beni, come attesta il catasto del 1361. Negli anni Sessanta Ugolino si dedicò, oltre alla gestione del proprio patrimonio, alla politica risultando eletto nel 1366 fra i tre dell’Arbitrio e l’anno successivo ambasciatore a Foligno per incontrare il cardinale Egidio Albornoz. Nel 1371, approfittando del malcontento diffuso a Perugia a causa della peste, il legato pontificio si insediò in città bandendo i principali esponenti del partito popolare. Ugolino, viste le sue condizioni di salute, non venne esiliato subito, ma in un secondo momento (
Zucchini 2015).