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Le origini delle Università di Perugia e Siena: spunti per una comparazione, "Annali di storia delle Università Italiane", 18 (2014), pp. 25-32., di Paolo Nardi (2014)

Traccia la storia delle origini delle Università di Siena e Perugia, intrecciandone e i destini e individuando analogie e differenze fra i due percorsi. In particolare, viene sottolineata la scarsa considerazione delle vicende senesi e perugine da parte del papato alla fine del XIII secolo e l'exploit di Perugia nella prima metà del Trecento, giustificata con il raggiungimento del titolo di Studium generale, ottenuto con la bolla dell'8 settembre 1308 di Clemente V. Un riconoscimento, assieme a quello di conferire la licenza attraverso la cerimonia del Conventus, confermato dall'imperatore Carlo IV nel 1355, grazie anche all'opera di Bartolo, e che Siena raggiunse solo nel 1357 per la prima volta. Questo, come viene evidenziato, portò Perugia a calamitare molti studenti e famosi docenti dell'epoca, beneficiando anche della crisi dell'Università di Bologna, i cui professori preferirono recarsi in Studia che potessero garantire tali prerogative, rispetto ad altri. Rifacendosi alla recente pubblicistica sull'Ateneo perugino, sono messe in risalto le docenze di celebri lettori come: Iacopo da Belviso, Riccobaldo Tettalasini, Gentile da Foligno, Cino da Pistoia ed altri.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Bartolus de Saxoferrato
  2. Cinus de Sinibuldis de Pistoia
  3. Egidius de Malabertis de Cremona
  4. Franciscus de Padua
  5. Franciscus de Mattarellis de Mutina
  6. Franciscus Oddutii de Perusio
  7. Gentilis de Gentilibus de Fulgineo
  8. Gisbertus de Cremona
  9. Harrigus domini Manentis de Spoleto
  10. Iohannes Andree de Bononia
  11. Iohannes Blundi de Perusio
  12. Jacobus de Belviso de Bononia
  13. Paulus de Liazaris de Bononia
  14. Pinus de Artusinis de Bononia
  15. Raniere Andreuctii de Monte Vibiano (de Perusio)
  16. Recuperus Guillelmi de Sancto Miniato
  17. Riccobaldus de Tectalasinis de Bononia
  18. Theobaldus olim de Aretio, civis perusinus