Illustra le tappe conosciute della vita del giurista perugino Giovanni Battista Alfani. Pronipote di Bartolo e fratello del più celebre Tindaro, nel 1445 entrò nel Collegio della Mercanzia di Perugia e l'anno successivo iniziò a scrivere il trattato De arbitriis et compromissis, dove afferma di avere iniziato la composizione dell'opera in concomitanza con il suo insegnamento allo Studium Perusinum. Si sottolinea che non compare fra i lettori stipendiati dal Comune, e nemmeno tra i membri del Collegio di giuristi, ma il Campano lo ricorda fra i colleghi dell'Ateneo perugino. Sposò Francesca Baglioni, ma morì senza lasciare figli.