Francescano fondatore dei Monti di Pietà. Figlio del giurista e lettore dello Studio patrio Ivo di Nicolò e di Maddalena di Paolo Montesperelli, Francesco nacque a Perugia attorno al 1430 dove si formò in diritto seguendo i corsi di civile di Giovanni di Pietruccio Montesperelli e di canonico del celebre Benedetto Capra. A differenza del padre non intraprese la carriera accademica e fu eletto giovanissimo a diversi incarichi pubblici. Appena ventenne, infatti, venne "insaccolato" e quindi chiamato a ricoprire, tra gli altri, i seguenti impieghi: consultor massariorum Comunis Perusii e super comuni dividundo nel 1452; consultor capitaniorum partis Guelfe nel 1454; consultor sindacatorum potestatis, consultor sindacatorum capitanei populi e iudex Comunis nel 1456. Incarichi, questi ultimi, che gli furono affidati quando la sua vita aveva già conosciuto una decisiva svolta. Il 9 giugno dell'anno 1455, infatti, subito dopo aver sposato Lucrezia di Nicolò di Mariotto Baglioni, Fortunato indossò l'abito dell'Osservanza di san Francesco presso il convento di Monteripido. Fuggito a Laverna, probabilmente rientrò in città prima del 1459, quando risulta per la prima volta nel convento perugino. Nel 1462 fondò a Perugia il Monte dei poveri, il primo banco dei prestiti su pegno, istituto per il quale è passato alla storia e a cui dedicò gran parte della propria vita propagandandone la diffusione in tutta l'Umbria e non solo. Fu protagonista della fondazione del Monte di Pietà di Borgo San Sepolcro, il primo della Repubblica fiorentina, e di quelli di Foligno, Spello, Firenze, Montepulciano, Terni, Amelia ed altri. Tra il 1473 e il 1474 fu nominato guardiano della Porziuncola, nel biennio successivo del convento di Monteripido, fino ad essere eletto nel 1475 vicario provinciale dell'Ordine. Redasse molti consilia tra i quali il 'Civitas perusina' per il Monte di Pietà della città umbra. Altri scritti furono il 'De decimis', il 'De usuris' e diverse lettere a Lorenzo il Magnifico che testimoniano la sua amicizia con il casato de' Medici. Morì nell'agosto del 1477 dopo la festa del Perdono.