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Magister, Phylosophus Enoc de Esculo
Maestro Enoc d'Ascoli
Enocche
Enoch Asculanus
Enoch d'Ascoli

Umanista e filologo, Enoch nacque tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo nei pressi diAscoli Piceno da una famiglia di condizioni modeste. Battezzato con il nome di Alberto, è rimasto noto con quello biblico di Enoch, ma non si conoscono le motivazioni che portarono a tale scelta. Iniziò la sua formazione presso quello Studio di Ascoli voluto da papa Nicolò IV, per poi trasferirsi a Firenze dove fu certamente allievo di Francesco Filelfo tra il 1429 e il 1431, come si deduce da una lettera inviata da quest'ultimo al pontefice Callisto III nella quale cita Enoch come suo auditor assieme ad Enea Silvio Piccolomini che con certezza fu suo scolaro proprio in quegli anni. Dopo essere stato precettore dei figli di Cosimo de' Medici(1435) e aver insegnato nello Studio fiorentino, il 4 novembre 1440 venne chiamato a leggere poesiam et auctores nello Studium Perusinum, ma l'elezione fu bloccata dal cardinale Giulio Orsini, il 21 dello stesso mese, forse perchè fatta dai Priori delle arti e non direttamente dai Savi dello Studio. L'anno successivo, tuttavia, Enoch era a Perugia dove potè iniziare il suo insegnamento ad lecturam eruditionis letterarium et ad examinanda gramaticam, avendo fra i suoi allievi i concittadini Antonio Bonfini e Pacifico Massimi. Successivamente, per la fama raggiunta a Perugia come professore e su interessamento di papa Nicolò V, si trasferì a Roma dove, oltre alle sue qualità di maestro, potè dimostrare le sue eccelse doti di letterato e filologo. Nel 1451 il pontefice lo inviò nel nord Europa alla ricerca di codici antichi, "missione" che egli svolse con puntualità ed acume reperendo, ad esempio, una epistola di Sidonio Apollinare che fece recapitare, insieme ad una sua missiva, all'umanista ed amico Leon Battista Alberti o recuperando, ancora più importante, il codice Hersfeld contenente le tre opere minori di Tacito fino a quel momento sconosciute, ossia La Germania, L'Agricola e il Dialogo degli oratori. Rientrato a Roma, Enoch, ormai segretario papale, rimase in città fino agli ultimi mesi del 1457,quando con i suoi libri tornò nella sua Ascoli dove si spense.

Anno Titolo Autori
2005 Tra Firenze e Napoli. Nuove testimonianze sul mercante-umanista Benedetto Cotrugli e sul suo 'Libro dell'arte di mercatura', "Archivio Storico Italiano", 163 (2005), pp. 687-715.
2002 Tipologia edilizia e diletti bucolici in Sidonio Apollinare (EP. II, 2): il dono di Enoc d'Ascoli all'Alberti, "Albertiana", 5 (2002), pp. 189-248.
1993 Enoch d'Ascoli, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 42 (1993), pp. 695-699.
1977 Il Gymnasium perugino e gli studi filologici nel Quattrocento, "L'Umanesimo umbro, Atti del IX Convegno di studi umbri, Gubbio 22-23 settembre 1974", Gubbio-Perugia, Centro di studi umbri-Facoltà di Lettere e Filosofia, 1977, pp. 197-272.
1971 Bonfini (Bonfinius, de Bonfinis), Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 12 (1971), pp. 28-30.
1971 Storia dell'Università di Perugia, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1971, pp. 1113, 2 voll., ill.
1969 Proposta per una ricerca sulla civiltà letteraria del Rinascimento nell'Alto Piceno, "Studi maceratesi", 5 (1969, ma 1971), pp. 9-26.
1889 Di un Codice bolognese delle vite di Vespasiano da Bisticci/i>, "Archivio Storico Italiano", V Serie 3 (1889), fasc. 2, pp. 203-210.
1874 Aneddoti storico-letterari - Enoch d'Ascoli, "Archivio Storico Italiano", III Serie 20 (1874), pp. 188-190.
1816 Memorie istoriche della perugina Università degli Studi e dei suoi professori, Perugia, Ferdinando Calindri, Giulio Garbinesi e Vincenzo Santucci stampatori camerali, 1816, pp. VII, 671.