Utilizzando diversi documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Perugia, ricostruisce la biografia e le vicende di Fabio Danzetta, giacobino perugino attivo durante la rivoluzione napoleonica e poi presente nelle vicende politiche cittadine di Perugia dopo la restaurazione. Laureatosi in legge nello Studio patrio nel 1789, Fabio proveniva da un’antica famiglia perugina, tra i cui membri l’a. cita Giovanni di Niccolò, professore di legge addottoratosi nel 1524 e insegnante all’Ateneo perugino avendo fra i suoi discepoli Alberico Gentili. Nella narrazione degli eventi di fine Settecento e inizio Ottocento, si rintracciano notizie di diversi docenti del mondo accademico perugino come Annibale Mariotti e Antonio Brizi, tutti esponenti della parte giacobina. Sono nominati , inoltre,Vincenzo Bini, Giovan Battista Vermiglioli e Luigi Canali, quest’ultimo professore di logica dello stesso Danzetta.