Nato a Milano attorno al 1395 da una famiglia al servizio dei Visconti, Andrea di Pietro Biglia entrò a far parte dell’Ordine degli agostiniani. Formatosi a Padova dove rimase fino al 1418, iniziò la sua carriera accademica a Firenze, insegnando filosofia morale, poesia e retorica. Ampliate le sue conoscenze umanistiche soprattutto durante l'insegnamento a Bologna entrando in rapporto con personaggi come Giovanni Toscanella, Leon Battista Alberti e il Filelfo, vi conseguì il titolo di maestro in teologia. Abbandonò la città felsinea nel 1428 a causa di una rivolta e, dopo un breve ritorno in Lombardia, insegnò per l’anno accademico 1428-1429 allo Studium Perusinum per un salario di 80 fiorini, come rintracciato nei documenti della Camera Apostolica (
Sini-Zucchini 2014). L’anno successivo lesse filosofia morale e naturale a Siena dove produsse molto della sua attività letteraria e, in particolare, scrisse la sua opera più importante: Mediolanensium rerum historia, racconto delle vicende milanesi e lombarde tra il 1402 ed il 1431. Morì in terra toscana alla fine del 1435.