Giurista, vescovo e fondatore della 'Sapienza nuova', Benedetto Guidalotti nasce nella seconda metà del Trecento da Alberto Nini nel rione perugino di porta San Pietro, dove la famiglia risiedeva sin dal XIII secolo. Laureatosi in diritto civile all'Università di Padova nel 1414 (
Gallo 2000), dove probabilmente fu in relazione con Benedetto da Piombino (dottore successivamente di diritto civile allo Studium Perusinum), risulta possibile una sua lettura nell'Ateneo patrio, prima di entrare a far parte della Camera Apostolica. Per la sua carriera ecclesiastica, importante fu il legame con papa Martino V che forse aveva precedentemente conosciuto durante il suo rientro a Perugia da Padova. Fu proprio papa Colonna, infatti, a nominarlo nel maggio del 1427 vescovo di Valva e Sulmona, diocesi che poco dopo lasciò per quella di Teramo a sua volta abbandonata per il vescovato di Recanati. Nel 1426, intanto, a Perugia Benedetto fece avviare i lavori per la costruzione di un collegio studentesco che doveva, da un lato garantire l'accoglienza per gli studenti forestieri di diritto dell'Università cittadina, e dall'altro risollevare il prestigio della famiglia Guidalotti dopo aver subito l'onta del bando e della confisca dei beni durante le turbolente vicende perugine di fine Trecento. Sorse, così, il Collegio di San Girolamo (o 'Sapienza nuova' per distinguerlo dall'esistente 'Sapienza vecchia' fondato dal cardinale Niccolò Capocci nel 1361), che però Benedetto non vide completato in quanto morì a Perugia il 18 agosto 1429, ossia due anni prima della conclusione dei lavori terminati sotto la visione della sorella Elisabetta e del cardinale Antonio Casini. Al collegio il fondatore lasciò tutta la sua biblioteca comprendente 33 testi di diritto, oltre la pala per la cappella del collegio commissionata a Benozzo Gozzoli. In
Ermini (1971): fonda la Casa di san Girolamo (pp. 398-399 e n. 158).