Per molto tempo scambiato con il giurista perugino Benedetto Barzi o con un Benedetto de Plumbino de Pisis laureato a Pavia nel novembre del 1398, apparteneva alla famiglia Dal Pozzo di Pisa, originaria di Piombino. Le prime notizie conosciute, lo danno ambasciatore a Firenze nel 1380 e l'anno successivo giudice vicario collaterale del capitano Alidosi a Perugia (
Maffei 2013). Fu lettore a Siena nel 1390 e nel 1406-1407, a Bologna nel 1393-1397 (
Maffei 2013), a Perugia nel 1398 (
Treggiari 2013, sulla scorta di
Martellozzo Forin 2000) e a Padova dal 1407 (
Maffei 2013). Fu autore di consilia, repetitiones e quaestiones (
Maffei 2013). Morì nella città veneta nel 1410 e l'anno dopo, precisamente il 18 aprile 1411, la moglie fece stilare l'inventario dei beni del defunto marito, dove oltre all'elenco degli scritti posseduti da Benedetto, come opere di Bartolo e Baldo degli Ubaldi professori a Perugia nel XIV secolo, sono enumerate le persone a cui il pisano aveva prestato del denaro. Tra questi risulta un Benedetto da Perugia, probabilmente da identificare con Benedetto Guidalotti fondatore del perugino Collegio della Sapienza Nuova (
Martellozzo Forin 2000). In
Kosuta-Minnucci (1989): scheda biobibliografica a p. 238. Altre notizie p. 48.