Della sua presenza a Perugia dà notizia
Ermini 1971, p. 172) evidenziando che nel 1323 il medico fiorentino venne chiamato per esaminare sette scolari che dovevano essere addottorati in medicina. Di una sua eventuale docenza allo Studium Perusinum non si ha notizia. La sua immagine è dipinta nella casa padovana del medico perugino Mattiolo Mattioli (Pesenti
1984, p. 134). Nella biblioteca del medico pavese Giovanni Matteo Ferrari, risulta un suo commento alla Fen IV del I libro (
Nicoud 2014, pp. 24, 102). Il figlio Tommaso, fu invece certamente lettore a Perugia.