Tra gli illustri giuristi a cui si fa riferimento per "risolvere" i "dubia" espressi da Piero Ludovico Saraceni da Fano, giudice di Rota, figurano Bartolo da Sassoferrato, Baldo e Angelo degli Ubaldi, Cino da Pistoia e Antonio da Budrio, celebri dottori del TRECENTESCO Studio perugino.