Tra i vantaggi offerti da Padova agli scolari che frequentavano lo Studio cittadino vi era la presenza in città di numerose Biblioteche. L'a., dopo aver elencato quelle di matrice conventuale e privata, concentra la propria attenzione su quelle delle cosiddette 'Nationes' e in particolare alle due ricche Biblioteche della nazione Alemanna. Di quella appartenente alla Natio Germanica iuristarum rintraccia, presso la Biblioteca universitaria e quella civica della città veneta, il catalogo dei libri conservati in essa nel 1691. Tra i 2904 volumi l'a. segnala la presenza, nella sezione dedicata ai libri giuridici, dei commenti al Digesto, al Codice e ad altre opere di Bartolo e Baldo, a testimonianza di come i due giuristi 'perugini' venissero considerati un punto di riferimento fondamentale da chi studiava, o era interessato, alla materia giuridica. Della Biblioteca della Natio Germanica Artistarum, della quale si possiede un curato e diligente catalogo a stampa del 1685, nella sezione dedicata ai libri philosophici et mixti è invece possibile rintracciare, con luogo e data di stampa, alcuni commenti alle opere di Aristotele di Paolo Veneto e Francesco Piccolomini entrambi presenti come lettori, in periodi diversi, all'Università di Perugia.