Fa chiarezza su alcuni casi di falsificazioni e appropriazioni editoriali indebite effettuate da Celse-Hufue Descousu nella prima metà del XVI secolo, evidenziando che molte opere venivano attribuite a grandi giuristi medievali del Trecento, come Iacopo da Belviso e Baldo degli Ubaldi entrambi lettori allo Studio perugino. E' citato, ovviamente, anche Bartolo da Sassoferrato. (cfr. "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 15 (1982, ma 1983), p. 191).