Giurista lombardo di parte guelfa, Osberto da Cremona, compare nel 1290 nella Matricola dei giuristi cremonesi. Laureato forse a Padova, fu iudex del capitano del popolo a Perugia nel 1297, dove tenne la cattedra ordinaria di diritto civile nel 1308 in concorrenza con Iacopo da Belviso (Semeraro, 2013). Dopo un trasferimento a Bologna nel 1310, tornò allo Studium Perusinum tre anni dopo, per poi tornare all'Ateneo felsineo nel biennio 1316-1318 (Semeraro, 2013). Dopo aver insegnato a Treviso e successivamente a Firenze, nel settembre del 1321 fu nuovamente chiamato da Perugia che, al momento di rinnovare la condotta nell'agosto 1322, concesse al cremonese di non avere concorrenti nella lettura ordinaria (Tarulli Brunamonti, 1906). Concessione confermatagli nel 1323 e il 30 ottobre 1325, che secondo Semeraro (2013) risultava essere l'ultima notizia pervenuta del giurista lombardo e per questo ne supponeva la morte a Perugia. In realtà in Maiarelli-Merli (2010), Osberto figura fra i 5 dottori chiamati ad esprimersi sulle competenze d'attribuire ai Priori il 10 settembre 1326, andando ad avvalorare la docenza perugina dell'anno accademico 1325-1326 data da Ermini (1971) e stipendiata con 300 fiorini d'oro. Della sua produzione scientifica, sono ricordate soprattutto le Quaestiones in varie materie, ma in particolare sul tema statutario e criminalistico (Semeraro, 2013). In Ermini (1971) pp. 110, 132-133, 134, 146.