Analizzano i risultati dell'ambasceria perugina all'imperatore Carlo IV, effettuata presso Pisa nel 1355. In particolare, sono riportati e approfonditi i documenti che Carlo concesse a Perugia, tra cui i tre riguardanti lo Studium Perusinum, ossia il riconoscimento dello Studio generale, la facoltà al vescovo, all'epoca anche cancelliere dell'Ateneo, di nominare i notai e la protezione garantita agli studenti che si recassero a Perugia e la loro esenzione dal pagamento di ogni dazio o gabella. Tutte le concessioni ottenute dall'ambasceria, della quale aveva fatto parte anche l'esimio Bartolo, furono presentati alla città con una gran cerimonia il 27 agosto di quell'anno, dove furono presenti altri due dottori dello Studio, Andrea da Montevibiano e, il non ancora troppo noto, Baldo degli Ubaldi. Le concessioni sono importanti per l'Università in quanto permisero a questa di svincolarsi ed essere più autonoma dal Comune e dalla politica cittadina.