Flavio di Ferrante Orsini duca di Gravina, risulta laurearsi a Perugia in utroque iure nel 1556 (Matteini 2013). Divenuto sacerdote nel 1559, l’anno successivo fu nominato vescovo del feudo materno di Muro Lucano. Confuso per molto tempo con Fulvio Orsini del ramo di Monterotondo, vescovo spoletino dal 1562 al 1581 (Matteini 2011), fece una rapida carriera all’interno della Curia romana fino ad essere creato cardinale il 12 marzo 1565 da Pio IV. Fu vicino a molti intellettuali dell’epoca come i letterati Antonio Querenghi e Oberto Foglietta, forse conosciuto proprio a Perugia visti i comuni soggiorni universitari. Di certo quest'ultimo gli dedicò nell'agosto del 1569 una accurata descrizione in latino dei giochi d'acqua e fontane presenti in villa d'Este a Tivoli, probabilmente per mostrargli la sua gratitudine per averlo raccomandato ad Ippolito d'Este l'anno prima (Stefanori 2017). Resta celebre per il suo interesse edilizio-artistico e per i suoi svariati ed ecclettici interessi culturali (Stefanori 2017). In particolare, si dedicò alla creazione di una spettacolare vigna al Pincio resa possibile grazie ad una serie di acquisti immobiliari eseguiti negli anni precedenti. Nominato protettore di Francia, di Spagna, delle Fiandre e precedentemente prefetto della Segnatura dei brevi, cercò di curare le sue precarie condizioni di salute presso le terme di Pozzuoli, ma morì a Napoli il 17 luglio 1581 nel palazzo del marchese di Trivico a Pizzofalcone (Matteini 2013).