Giurista orvietano nato nel 1559, Giulivo di Flaminio Cartari, si trasferì a Roma per intraprendere la carriera forense alle dipendenze del padre, dopo essersi laureato allo Studium Perusinum nel 1582 in utroque iure (
Sinisi 2013), come il fratello Muzio (
Sigismondi 2013). A roma esercitò diversi incarichi nello Stato pontificio, divenendo luogotenente di Maffeo Barberini a Fano, vicario criminale di Federico Borromeo a Milano, giudice criminale a Ferrara, uditore del tribunale del Torrone a Bologna, fino ad essere nominato senatore romano, carica che tenne sino alla morte che lo colpì nel 1633 (
Sinisi 2013).