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L'insegnamento del diritto canonico nello Studio di Ferrara fra il XV e il XVI secolo, "Annali di storia delle Università Italiane", 8 (2004), pp. 37-60., di Franco Edoardo Adami (2004)

Dopo essersi soffermato sui primi anni di vita dello Studio di Ferrara e su come veniva ripartita la didattica delle materie d'insegnamento, in cui fa riferimento alla suddivisione fatta da Bartolo nei suoi commentaria e al fatto che all'inizio del XVI secolo allo Studio perugino si affermò, accanto alla lettura del Decreto, delle Decretali, del Sesto e delle Clementine, anche la cattedra dedicata alla lettura dei Canoni (p. 43, nota 49), offre alcune informazioni sui docenti di canonico presenti all'Università estense tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento. Tra questi cita il perugino Filippo Franchi, lettore anche nel patrio Ateneo. Di questo, dopo aver ricordato che alla fine del XV secolo se ne diedero alle stampe diverse ripetitiones, assieme a quelle di Paolo Liazzari (docente presente nel trecentesco Studium Perusinum, ricorda che iniziò la sua condotta ferrarese nel 1466, dopo quella decennale di Pavia, e vi restò per tre anni con uno stipendio di 1110 lire marchesine (p. 49, nota 87; pp. 51-52, nota 99). E' ricordato, seppur fra i "docenti di scarso rilievo", un altro perugino che lesse anche in patria, ossia Alberto Belli, a Ferrara sin dal 6 maggio 1475, visto che in quella data appare come testimone ad una laurea con la qualifica di lector di diritto canonico (p. 54, nota 113). Nell'esaminare le cause che portarono molti studenti a studiare in altri atenei della Penisola, tra cui Perugia (p. 57), per poi laurearsi a Ferrara, cita il caso di un perugino, di cui non fornisce il nome, che nel 1503, dopo aver studiato a Padova, si laureò nell'Università emiliana (p. 57).

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Albertus de Bellis De Perusio
  2. Bartolus de Saxoferrato
  3. Paulus de Liazaris de Bononia
  4. Philippus ser Andree ser Nutii de Perusio, porte Sancte Subxanne