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Bartolini, Onofrio (Honuphrius Bartolini de Perusio, Onufrius de Perusio), in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 6 (1964), pp. 617-622., di Roberto Abbondanza (1964)

Profilo biobibliografico di Onofrio di Bartolino di Clementolo Bartolini, tipico giurista medievale fortemente inserito nella vita pubblica cittadina. Nato a Perugia da famiglia agiata attorno al 1350, è molto probabile che si formò nello Studio patrio dove, laureato in entrambi i diritti, figura leggere l’Inforziato già nell’anno accademico 1382-1383 con un salario di 40 fiorini, accresciuto a 75 nell’anno 1391-1392. Nel 1399-1400 risulta leggere il Codice e il Digesto vecchio di mattina per 200 fiorini, stipendio che manterrà fino al 1406-1407. Nel frattempo nel 1397 e nel 1399, assieme a Pietro degli Ubaldi e Matteo Feliciani, fu incaricato dai docenti dell’Ateneo di concludere certe convenzioni, riguardanti gli stipendi, tra gli stessi professori e il Comune. Passato ad insegnare a Siena, acquisendo la cittadinanza della città toscana il 3 agosto 1409, è probabile che proseguì l’attività accademica fino alla morte. Sono ricostruite le vicende che lo portarono ad assumere molti incarichi pubblici in patria, per i quali gli furono concesse diverse esenzioni dagli obblighi accademici e ferie giudiziarie. Nel 1377 fu fra i sei capitani di parte guelfa, carica che ricoprì anche nel 1390. Giudice ‘super comuni dividundo’ nel 1381 e poi nel 1389 e 1390,nel 1384 fu tra i 50 ‘sapientes super deliberatione occurrentium circa conservationern status’, e nello stesso anno tra i Cinque sopra la guerra contro Assisi. Negli anni successivi fu nominato in diverse ambascerie, come quella del 1387 a Lucca presso Urbano VI per chiedere garanzie sull’autonomia di Perugia e quella del 1389 presso Gian Galeazzo Visconti, per discutere i termini della formazione di una lega per contrastare l’imperversare delle compagnie di ventura in Italia centrale e settentrionale. Il 22 luglio 1394 fu uno dei due avvocati eletti per la causa tra il Comune e Angelo degli Ubaldi, ma in particolare fu forte la sua presenza nelle varie ambascerie che portarono Perugia dapprima sotto Milano e poi sotto Ladislao Durazzo sul finire del XIV secolo e l’inizio del XV. Morì tra il 1415 e il 1416 (l’ultimo testamento è datato 1412), lasciando otto figli e una numerosa mole di consilia, successivamente stampati nel Cinquecento e i cui manoscritti sono conservati alla Biblioteca Augusta di Perugia, alla Marucelliana di Firenze, alla Vaticana, alla Oliveriana di Pesaro e alla Classense di Ravenna. Paolo di Castro, suo collega a Siena, accenna ad un parere composto da Onofrio assieme a Pietro d’Ancarano e Antonio da Budrio.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Angelus magistri Francisci de Perusio
  2. Antonius de Butrio
  3. Honofrius Bartolini de Perusio
  4. Matheus Felitiani de Perusio, porte Solis
  5. Paulus Angeli de Castrum
  6. Petrus Ancaranus
  7. Petrus magistri Francisci de Perusio, porte Sancti Petri