Descrive il museo e la biblioteca di Sassoferrato, individuando, in una saletta attigua alla prima sala del museo, un quadro di un mediocre manierista cinquecentesco che riproduce i personaggi più famosi della cittadina marchigiana, tra cui il celebre giurista Bartolo e il famoso medico Gian Lorenzo Chirurghi, entrambi, seppur in epoche diverse, lettori nello Studio di Perugia.