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Ne in astrum digitum intendas! Maturanzio e Vicenza, “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria”, 116 (2019), fasc. 1, pp. 91-170., di Giovanni Pellizzari (2019)

Francesco Maturanzio, umanista perugino più volte docente nel patrio Ateneo, trascorse prima come studente, seguendo le lezioni di Ognibene Bonisoli da Lonigo, e poi come pubblico professore , molti anni della sua vita a Vicenza. In questo contributo, attraverso soprattutto lo studio di varie epistole dello stesso Maturanzio (tra i cui destinatari figurano anche Angelo Cantagallina e Iacopo Antiquari, amici dell’umanista e colleghi allo Studium Perusinum), viene ricostruito il forte rapporto, vissuto tra amore e odio, tra “il Perugino” e la città veneta. In particolare, tra analisi e supposizioni, vengono ricercate le motivazioni che portarono Maturanzio a lasciare improvvisamente l’insegnamento e la città vicentina nel 1496, dopo otto anni nei quali, come viene ricostruito, l’umanista si era comunque radicato. Se nel primo paragrafo, il clamoroso “strappo” viene motivato con il fatto che Maturanzio fosse infastidito da alcune maldicenze e fosse “esasperato da certe mancanze di riguardo del governo cittadino nei suoi confronti a favore del collega “ Barnaba da Celsano, sono successivamente indicate altre motivazioni come la voglia di riprendere gli studi di filosofia dopo anni e anni di insegnamento e vivere la propria vecchiaia, grazie anche all’agiatezza accumulata, nell’otium e nella ricerca introspettiva, elemento da sempre presente nel carattere umorale del perugino. Non mancano, inoltre, suggestivi ipotesi come quella che vedrebbe il Maturanzio fortemente interessato a succedere a Giorgio Valla, accusato dal Consiglio dei Dieci nel marzo del 1496 di complicità in un’azione di spionaggio, alla cattedra veneziana di greco. In appendice sono riportati alcuni documenti riguardanti gli anni vissuti a Vicenza dall’umanista perugino, come la lettera, datata 16 gennaio 1488, con laquale chiedeva di affittare la sede del Collegio notarile, per utilizzare gli spazi come aule per le sue lezioni.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Angelus Laurentii de Cantagalina de Perusio, porte Solis
  2. Francischus Mataratius de Perusio
  3. Iacobus Antiquarius de Perusio