Presenta uno scrupoloso ed attento saggio riguardante la figura del letterato umbro Stefano Egidio Petroni. Di questo, nato a San Feliciano del Trasimeno nel 1770 e morto a Londra tra il 1837 e il 1845, l’a. ricostruisce le tappe fondamentali della vita (I parte) e stende un catalogo delle sue opere esaminandole e valutandole criticamente (II parte). Tra le notizie biografiche viene ricordato che si addottorò allo Studio perugino in filosofia e teologia alla fine del 1795 e che può annoverare fra le sue amicizie di matrice culturale ed intellettuale personaggi che furono scolari o professori nell’Ateneo come Vincenzo Marcarelli, Antonio Brizi, Luigi Canali e Annibale Mariotti. In particolare, di quest’ultimo viene riportato il sonetto che dedicò allo stesso Petroni quando, ordinato sacerdote (1794), celebrò la sua prima messa nella chiesa parrocchiale del paese natio.