Puntuale ritratto biobibliografico del giurista perugino Rainaldus Ridulphus (come è attestato nella matricola dei legisti, ma detto Ridolphinus, a causa della bassa statura), addottorato nello Studio patrio nel 1547 in utroque iure. In quello stesso anno fu chiamato dall'Ateneo perugino all'insegnamento di civile che tenne, probabilmente, fino al 1558 quando, revocato il provvedimento con il quale le autorità cittadine nel 1557 gli imposero di restare a Perugia, potè accettare la cattedra pisana. Due anni dopo, avendo ottenuto la lettura ordinaria di mattina con lo stipendio di 200 scudi d'oro, ritornò in patria da dove non si allontanò più, nonostante gli inviti provenienti dalle Università di Padova e Bologna. Più volte citato da uno dei suoi più famosi allievi, Alberico Gentili, il giurista perugino, oltre per la docenza, viene ricordato come autore di molti consilia, tra i quali celebre fu quello, redatto nel 1579 assieme a Giovan Paolo Lancellotti e Marco Antonio Eugeni, sulla successione del trono del Portogallo. Le due opere a stampa, ossia le Orationes Duae Iudiciales... e il Paneggyricon, evidenziano l'inclinazione umanistica nella tradizione giuridica perugina del tardo Cinquecento.