Agostiniano trentino nato fra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, fu cappellano di Niccolò Brunnn vescovo di Trento tra il 1336 e il 1347. Studioso di astrologia e medicina, il 12 luglio 1340, mentre era lettore allo Studium Perusinum, compose una Epistola astrologica a che indirizzò proprio al suo vescovo. Nella lettera, trattando di una forma di peste che si era diffusa nell’Italia centrale, rifacendosi ad Ippocrate, Avicenna, Galeno e Marziale, analizza i sintomi e illustra le precauzioni da intraprendere per difendersi dall’epidemia come il distanziamento sociale e l’attenzione all’igene personale.